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Il Giardino d’Europa De Gasperi

Il Giardino è un omaggio allo statista e un simbolo dell’Europa unita; con la sua forma ad anfiteatro ricorda il Parlamento e il teatro classico, luoghi che educano i cittadini alla partecipazione. L’ideale di un’Europa unita e democratica è stato infatti il grande sogno di De Gasperi: un orizzonte accogliente, uno spazio di dialogo democratico dove vivere in pace. Ed è questo che il Giardino vuole simboleggiare con la varietà delle sue specie, in una composizione che rispetta l’unicità di ogni pianta nella varietà delle forme e dei colori.

A Pieve ha sede il Giardino d’Europa De Gasperi, uno dei quattro giardini realizzati in omaggio ai padri fondatori dell’Unione europea.


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Museo Casa De Gasperi

Realizzato nell’edificio che gli diede i natali, il museo non conserva reliquie, ma idee. Si trova a Pieve Tesino, un piccolo borgo incastonato nel verde di un bellissimo altipiano alpino. Qui l’avventura di De Gasperi ebbe inizio e da qui ancora oggi riparte un viaggio che permette al visitatore di scoprire da vicino la grandezza del messaggio umano, politico e spirituale di uno dei protagonisti del Novecento.

Suoni, immagini, testimonianze d’epoca e moderne installazioni sensoriali e multimediali raccontano una storia che evade i confini di una singola vita e fa di De Gasperi il testimone d’eccezione di un’intera epoca. Dai luoghi cari del Trentino, fino al palcoscenico della grande storia del Novecento, dall’Impero austro-ungarico alla Repubblica italiana: il suo viaggio tra polvere e gloria parla delle tragedie e delle grandi speranze che hanno plasmato il mondo di oggi, fino alle prospettive dell’Europa unita.

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L’Arboreto del Tesino

Un percorso di circa un’ora che si snoda tra boschetti, prati fioriti, torbiere, ambienti naturali ricchi di specie erbacee, arboree ed arbustive; un itinerario ideale sia per gli appassionati di botanica che per i visitatori che desiderano immergersi nella natura.

L’Arboreto del Tesino propone una passeggiata ad anello della durata di circa un’ora e mezza, accessibile a tutti visto il lievissimo dislivello (circa 100 metri).

Attraverso passerelle e percorsi guidati, completi di cartellini e bacheche informative sulle specie presenti, si possono ammirare sia piante tipiche dei boschi di montagna che alberi e arbusti importati dall’estero, come ad esempio gli aceri giapponesi, alcune piante asiatiche e acquatiche oltre ad un orto frutteto dei “frutti perduti”.

Un’area verde di inestimabile pregio, adatta per trascorrere un paio d’ore all’aria aperta.

Il Percorso si snoda a partire dal Centro Visitatori, dove si trova il parcheggio.

Si consiglia un abbigliamento adatto ad una giornata all’aria aperta

L’Arboreto del Tesino si può visitare tutto l’anno: in inverno per una passeggiata con le ciaspole, in primavera ed estate per ammirare la fioritura, in autunno per godere dei colori che colorano le varie specie di alberi e piante.

Da non perdere: le bacheche lungo il sentiero che riportano i testi di “Arboreto Selvatico” dello scrittore Mario Rigoni Stern, che abbinano la natura alla letteratura.

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Il Paese

Pieve Tesino è un comune italiano di 649 abitanti della provincia autonoma di Trento, in Trentino-Alto Adige. È stato il primo paese in Italia ad avere una Pro Loco

Il paese è una meta turistica, fu sede della chiesa pievana della valle e da questo ne deriva il nome e qui, il 3 aprile 1881, nacque Alcide De Gasperi.

Il paese è situato alle pendici del monte Silana ad un’altitudine di 843 m. Assieme a Castello e Cinte compone i tre paesi dell’altopiano del Tesino.

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Museo Per Via

Situato nel cuore di Pieve Tesino, il Museo, inaugurato nel 2014, raccoglie la memoria di un’intera vallata e dei suoi tre paesi, con la cura di ritrarla nelle sue diverse prospettive: quella maschile di quanti partivano lasciando le loro case e percorrendo a piedi itinerari impensabili alla ricerca delle migliori piazze di vendita, e quella delle loro famiglie, che rimanevano nei paesi della valle ad affrontare le non meno dure sfide della quotidianità rurale.

I primi due piani introducono il visitatore alla scoperta di tante incredibili storie individuali; protagoniste divengono poi le stampe e il mondo ad esse legato: le tecniche di produzione ed i temi delle immagini (vedute di città, paesaggi, soggetti sacri e devozionali, scene di vita quotidiana, ritratti…).

I piani inferiori del Museo rimandano invece alla dimensione della quotidianità di chi restava nella valle natia: l’immersione in un’atmosfera ottocentesca è resa possibile dal recupero di oggetti e arredi originali, potenziati con innovativi strumenti multimediali.

Si completa così il percorso in un passato ancora vivo nella coscienza collettiva locale, dove la memoria di antiche radici non cessa di offrire stimoli sempre validi per il presente.